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lunedì 26 giugno 2017

FINALMENTE PROVIAMO A VOLTARE PAGINA

POLITICA: Editoriale
I BALLOTTAGGI: l’Italia s’è desta!
Il Bel Paese ieri si è svegliato: si votava per il sindaco di svariati comuni italiani, alcuni anche capoluoghi di provincia, erano i ballottaggi, per cui era proprio necessario andare a votare per sostenere il candidato sindaco che si voleva far eleggere.
I primi indici di partecipazione erano veramente preoccupanti, non arrivavano al 20% per poi arrivare al 34% alle 19 di sera, insomma un quadro davvero tragico che però faceva presagire una sconfitta del centro-destra, visto che solitamente in occasioni simili, il popolo del centro-sinistra va a votare.

I brividi di Mentana e compagni

I primi exit poll trasmessi dall’onnipresente maratoneta Mentana, hanno lasciato lo studio di esperti letteralmente basito, il centro-destra aveva vinto nel 99% dei comuni al ballottaggio. I volti atterriti di Mentana e Da Milano facevano capire quanto fosse grave per la sinistra l’esito di questo voto in previsione delle imminenti elezioni politiche.
Certo è davvero una bella batosta per Renzi, sempre pronto a sostenere che le elezioni ‘non sono andate poi così male’, in realtà la società italiana doveva prendere coscienza della situazione disastrosa del Paese e direi che ieri ha dimostrato di averlo.
Quando dico società italiana, non mi riferisco ai radical chic che a Milano hanno votato Sala (ora indagato) ‘perchè a loro piace essere buoni con gli immigrati’ basta che gli immigrati vengano alloggiati nelle periferie, mi riferisco invece al popolo italiano, quello serio, quello che lavora (se ha il lavoro) da mattina a sera per far quadrare due conti, quello dei pensionati che si sono visti decurtare le loro pensioni nonostante spesso abbiano da mantenere figli e nipoti che non hanno lavoro e poi quello dei giovani, costretti ad andare all’estero per lavorare.

La brava gente prova a cambiare

Bene, tutta questa brava gente, ieri pare essersi svegliata e ha fatto una scelta solo per cambiare, non credo che siano tutti elettori del centro-destra quelli che hanno votato i sindaci ieri, credo che abbiano voluto darsi una possibilità per una vita migliore a cominciare dalle loro città.
In ogni modo la via è quella: prendiamo atto che la sinistra di Renzi non sa governare e non lo sa fare nemmeno quella di Bersani e di Pisapia. Non hanno cultura di governo e quando mettono le mani in pasta, molti di loro non le ritirano pulite.
Due parole sui 5 Stelle: erano presenti in ballottaggi minori, ne hanno vinti 9 su 10. Bisogna però ricordare, a onor del vero, che hanno corso da soli e i voti presi sono solo loro, questo gli fa onore.
Ora dobbiamo augurarci tutti insieme che sia varata una legge elettorale decente, che il centro-destra si prepari a governare seriamente, che Berlusconi si faccia da parte dopo la campagna elettorale (che lui sa fare bene) e che non se ne esca con le sue battute ormai inreggibili e che ci sia spazio per Salvini e Meloni che mi sembrano i più determinati ad aiutare il nostro povero Paese.
Manuela Valletti

giovedì 2 giugno 2016

REGALATE 5 STELLE A MILANO

A TUTTI I MIEI CONCITTADINI

Per 70 anni abbiamo votato (i nostri genitori e noi) sempre gli stessi partiti, con il risultato criminale che la nostra Milano e la nostra Italia sono allo sfascio-
Se vogliamo che le cose cambino dobbiamo noi per primi cambiare il nostro voto.
I giovani del Movimento 5 stelle sono il cambimento in cui possiamo sperare. Diamogli fiducia, cominciamo dal sindaco della mostra città! Come fate a non vedere che Sala e Parisi sono "nel sistema" e non potranno cambiare le cose.
Questa volta io voto i 5 stelle, non potrei fare diversente senza vergognarmi di me stessa.
Manuela Valletti
giornalista
GIANLUCA CORRADO
GIANLUCA CORRADO
CANDIDATO SINDACO PER I 5 STELLE A MILANO
Siete pronti per la festa di chiusura della campagna elettorale?
È stata una lunga e impegnativa campagna elettorale e, specialmente a Milano, la sfida è stata difficilissima.
Tutti voi mi siete stati accanto e questo ha reso il percorso più umano, più profondo e duraturo.
Nel tempo abbiamo creato una squadra e un programma serio e, oggi, ci sentiamo pronti ad affrontare le sfide che l'amministrazione di Milano ci lancerà e, sia da sindaco che da semplice consigliere, avrò bisogno di tutti voi al mio fianco per trovare, insieme, le soluzioni migliori.
FESTA : VENITE TUTTI PER CONOSCERLO E FESTEGGIARE 
Vi invito quindi alla festa di chiusura della campagna elettorale che si terrà all'Arco della Pace di Milano, venerdì 3 giugno, dalle 18.
Con me ci saranno, oltre ai candidati, anche tanti nostri portavoce europei, nazionali e regionali.
Si parlerà dei temi che contraddistinguono la nostra idea di città, avrete modo di conoscere tutti i nostri candidati e saremo in collegamento con l'evento di Roma.
Ma siccome è una festa, ci sarà anche da mangiare, bere e ballare con DJ famosi.
Sarebbe bello se fossimo in tanti, tantissimi, così da salutarci prima del voto con un caldo abbraccio.
Vi chiedo quindi di passare parola e, visto che l'evento è autofinanziato dato che non prendiamo soldi pubblici, vi chiedo di aiutarci con una piccola donazione:
Beneficiario: "Carmine Vena mandatario elettorale di Gianluca Corrado"
Causale: "Contributo per la campagna elettorale di Gianluca Corrado"
IBAN: "IT30M0501801600000000231072"
Grazie e buon 2 giugno a tutti!

mercoledì 8 luglio 2015

L'ACCUSA DELLA GRECIA E IL PROBLEMA DELL'ITALIA

La Grecia: i prestiti non hanno raggiunto il popolo ma hanno pagato gli interessi alle vostre banche!

Premier europei, il caso Grecia può essere scomodo ma se avrete l'onestà intellettuale di voler capire il significato del "NO" di un popolo, avrete l'occasione di cambiare le basi su cui si fonda l'Europa. Rivedete i trattati, consultate i popoii, riscrivete la costituzione e soprattutto considerate l'Eurocome uno strumento e non come la finalità unica dell'Unione, altrimenti sarà inevitabile chiudere la bottega, perchè di bottega si tratta!
Molti cittadini del nostro paese, anche non di sinistra, si sonoschierati apertamente con il popllo greco, perchè la sua sofferenza è anche quella degli Italiani, con una differenza sostanziale, i governanti greci lottano per migliorare le condizioni del popolo e quelli italiani no.
Primo o poi anche noi italiani saremo chiamati al voto, scordatevi che le cose vadano come sono sempre andate: lasinistra e la destra non conteranno più per nessuno, si sceglierà in base alle idee e alle azioni concrete per la difesa dell'Italia e per la costruzione di un Europa federale con regole uguali per ogni Stato in materia di giustizia, sanità, servizi ma senza imposizioni capestro sul made in Italy, ad esempio, perchè non possiamo svendere le nostre ricchezze come i nostri politici hanno svenduto le nostre aziende.
Manuela Valletti

sabato 22 febbraio 2014

Povera Italia tra acquiescenza ed emigrazione.

In Ucraina divampa la rivolta, tanto che il presidente Viktor Yanukovych è stato defenestrato, il Paese è in miseria e il suddetto presidente reggeva un sistema di corruzione senza precedenti. Detto questo ci si potrebbe domandare che cosa ci sia di diverso tra l'Ucraina e l'Italia: non certo la situazione politica, non certo la situazione economica...i nostri politici sono per lo più corrotti,  noi come loro siamo senza lavoro e molti italiani sono sotto la soglia di povertà e allora? La diversità c'è eccome ed è nel coraggio degli ucraini e nell' acquiscenza soporifera degli italiani che pare non abbiano nessuna intenzione di tutelare il loro futuro e quello dei loro figli.
Gli italiani non riescono a reagire, si limitano ad aspettare...i fautori  del compromesso  e delle raccomandazioni, della furbizia e del bisogno irresistibile di fare i furbi e di fottere gli altri,  hanno perso il senso dell'appartenenza e  si limitano a commemorare  il passato, a portare corone nei luoghi delle stragi che dopo 40 anni non hanno ancora colpevoli. Troppo poco!
Coloro che negli anni della seconda guerra mondiale sono riusciti ad abbattere il fascismo se ne sono andati o sono centenari, i loro figli  hanno i capelli bianchi e magari si impegnano anche per spiegare ai ragazzi che cosa accadde nei campi di sterminio dei nazisti e poi ci sono i quarantenni e i giovani che hanno sempre avuto una vita facile e che non ci pensano nemmeno a ribellarsi, vivono con i genitori, non si sposano, non hanno figli... 
Se è questa la situazione della società italiana che cosa possiamo prevedere per il nostro Paese? Difficile dirlo. I giovani più volonterosi cercano lavoro all'estero, i pensionati che non ce la fanno più emigrano verso la Tunisia o la Bulgaria, vogliono terminare la loro vita con dignità e senza pensieri e gli altri? E i bambini? 
Non so darvi risposte, fosse per me uscirei dall'Euro e mi riprenderei la sovranità decisionale, se l'Euro ci ha ridotto così (certo con la complicità dell'alta finanza e di molti politici italiani) meglio ritornare alla nostra vecchia lira.
Ma le decisioni non dipendono da me, io la mia parte l'ho fatta con un impegno politico di dieci anni, ora tocca agli altri, a gente giovane che abbia coraggio, il coraggio di far cambiare le cose a qualsiasi costo.

mercoledì 29 maggio 2013

ELEZIONI AMMINISTRATIVE: GRILLO PERDE LE STELLE




Era prevedibile, Grillo ha sbagliato tutte le mosse dopo le politiche dello scorso febbraio e soprattutto ha continuato anche a proporre i suoi comizi urlati, tutti uguali, pieni di insulti per tutti, politici e istituzioni, ma senza vere novità e alla fine ha deluso il suo elettorato che, per la maggior parte, è tornato a casa, ovvero dal PD.

Non saranno i Cinque Stelle a salvare la Repubblica, questo è certo, forse non la salveranno nemmeno i soliti partiti, ma chi aveva riposto nei Grillini una speranza di cambiamento ha constatato ora che si, il cambiamento c'è stato, nel senso che i nuovi eletti si sono adeguati o si stanno adeguando ai riti della vecchia politica.

Anche questo era scontato, era solo questione di tempo, ma in molti hanno voluto provare a dare un voto che si sperava essere foriero di novità, abbiamo visto che non è stato così.

La verità è che non esistono santoni che possano portarci fuori dalla melma e, per assurdo, il nuovo governo Letta è l'unico che potrebbe fare davvero qualche cosa per il Paese: ha una solida maggioranza e l'opposizione non esiste. 

Alla fine di questo esperimento uscirà una quadro politico e istituzionale completamente diverso e solo allora la politica italiana potrà davvero cambiare. 

MVG

lunedì 18 marzo 2013

Il bisogno di credere

Papa Francesco piace.. attorno a lui si è raccolta una gran folla di gente, ma anche di politici e giornalisti tutti intenti a magnificare l'uomo dimenticando  che fino a qualche ora prima della sua elezione al soglio pontificio, i loro interessi erano altri, per esempio denigrare la Chiesa,  intervistare il "corvo" per accedere ai segreti di Vatileaks  e individuare tra i cardinali giunti per il Conclave, le connivenze con i preti  pedofili e via di questo passo.
Che cosa è accaduto di così straordinario per cui tutto il male che avevamo individuato tra le mura Vaticane è stato dimenticato e per il nuovo Papa non c'è che affetto e preghiere?
Per cercare di comprendere quanto è successo dobbiamo ritornare alle nostre radici cattoliche, alla nostra affezione alla Chiesa e  al  bisogno irrinunciabile di credere che è di ogni essere umano. 
Osservando il Papa che si comporta come farebbe ogni buon parroco, lo abbiamo sentito vicino a noi e abbiamo riconquistato le sicurezze della nostra infanzia, un ritorno a quelle piccole cose e gesti che eravamo soliti fare: le preghiere con la nonna, la scuola con le suore, il velo in testa per entrare in Chiesa in segno di rispetto, la Comunione alle 6 di mattina  rigorosamente a digiuno.... Allora la Chiesa era parte della nostra vita, era una istituzione come la famiglia e la frequenza alla messa domenicale non era nemmeno da mettere in discussione e lo stato di "cattolico non praticante", tanto di moda ora,  era incomprensibile.
Con l'andar del tempo le nuove generazioni hanno cominciato a pensare che "non era giusto iniziare i figli alla religione cattolica", poi avrebbero scelto loro... e in nome di una libertà religiosa che era in realtà una scelta di comodo (nessuno impedisce ad un giovane di cambiare religione se lo desidera) e di disimpegno anche educativo verso i figli.
E così si è caduti  in uno pseudo ateismo che ha influito anche pesantemente e negativamente  sulla nostra società: assenza di valori, assenza di morale, assenza di tolleranza..  in sostanza una società arida, solo proiettata all'avere e non all'essere.
Certo anche la Chiesa ci ha messo del suo in questo crollo verticale della fede, non ha saputo affrontare il  cambiamento dei tempi, ha perso la sfida con una Europa laicista e si è lasciata travolgere dagli scandali. Papa Francesco entra in scena a questo punto e alla gente non pare vero di poter ricominciare a credere, si presenta come il Papa dei poveri e annulla immediatamente con i suoi gesti il ricordo degli sfarzi  e dell'ingordigia del Clero.
Possiamo solo augurarci che si tratti di vero cambiamento, che Francesco vada avanti senta intoppi, perche   siamo tutti pronti  a credere con lui in una Chiesa povera e vicina alla gente. 

domenica 20 aprile 2008

Verso il voto

Oggi ho ascoltato il discorso programmatico di Walter Veltroni ed ho pensato che probabilmente avrà disorientato il popolo DS. Era molto più di destra di quelli che di solito sento fare ai leader del Popolo della Libertà. I partiti piccoli hanno deciso di andare da soli, ne sono felicissima. Se Veltroni ha un merito è quello di aver dato il via a questa importante rivoluzione politica. Finalmente sono finiti i ricatti di chi con pochi consensi vuole contare molto e decidere per tutti.
Mi auguro che si volti veramente pagina, certo non voterò per il PD, ma riconosco che il fatto che ci sia è importante. Quando arriveremo a poter scegliere non ideologicamente ma solo in base a quello che il partito che ha governato ha fatto o non ha fatto, avremo raggiunto un importante risultato per la nostra democrazia.